Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha annunciato in conferenza stampa le misure per il contenimento dell’emergenza Covid-19 nella cosiddetta “fase due” che entreranno in vigore dal 4 maggio 2020
Qui il testo integrale del Decreto
Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha annunciato in conferenza stampa le misure per il contenimento dell’emergenza Covid-19 nella cosiddetta “fase due” che entreranno in vigore dal 4 maggio 2020
Qui il testo integrale del Decreto
Le slide e la registrazione del webinar “Terres Monviso: Un’economia sempre in movimento” sono disponibili alla pagina:
https://www.google.com/search?q=http://www.ascom+savigliano.it/wp&spell=1&sa=X&ved=2ahUKEwihw9SUm4HpAhVkyqYKHbMKAy0QkeECKAB6BAgMECk
Dal 21 aprile i fioristi piemontesi possono riaprire: accolte le proteste della categoria.
“Un’altra battaglia vinta sul fronte delle riaperture – dichiara Vittoria Poggio – Assessore Regionale a Cultura, Turismo e Commercio della Regione Piemonte -, in nome della rinascita e della ripartenza di una fetta importante dell’economia piemontese. Alla luce di questo piccolo ma prezioso successo, credo sia opportuno dimenticare, almeno in parte, le polemiche politiche sorte tuttavia da una gestione per lo meno farraginosa dell’ormai famoso Decreto 22 marzo del presidente del Consiglio dei ministri, la quale ha finito per accendere il malcontento e le numerose proteste dei vari operatori di settore, ai quali ho cercato di dare il mio sostegno e aiuto fattivo e celere per una soluzione definitiva e chiara della questione e alla incomprensione che ne è scaturita”.
“Finalmente – prosegue l’assessore Poggio -, dopo le innumerevoli giravolte governative e il ricorso discutibile a una piattaforma social da parte di un ministro della Repubblica per comunicare e chiarire il contenuto del suddetto decreto in relazione all’attività di vendita al dettaglio di piante e fiori, proprio in queste ore il Ministero dell’Interno, tramite i suoi prefetti, ha fatto sapere che i fioristi potranno riprendere la loro attività, se pure ovviamente rispettando le norme sanitarie in vigore per l’emergenza Covid-19”.
Sono certa – conclude Vittoria Poggio – che questa lieta notizia permetterà a molti titolari, lavoratori e famiglie piemontesi di vedere il loro futuro economico e d’impresa con maggiore tranquillità e fiducia, con la consapevolezza che questo è solo il primo passo verso il ritorno alla normalità”.
Scaricabile QUI la nota della Regione
Le aziende che al momento, seppure con enorme difficoltà, stanno procedendo con le loro attività lavorative devono, ai sensi della normativa vigente e in particolare alla luce del Protocollo d’Intesa del 14 Marzo 2020, assicurare tale prosecuzione nel rispetto della sicurezza dei lavoratori.
Il nostro ufficio Sicurezza ha predisposto un modello di Check-list / procedura che integra e adempie a quanto previsto dal suddetto protocollo.
Semaforo verde dall’Europa al decreto imprese varato la scorsa settimana per assicurare liquidità alle aziende. Con due decisioni distinte la Commissione europea ha dato il via libera alle misure a sostegno dell’economia del valore di circa 200 miliardi e allo schema di garanzie destinato ai lavoratori autonomi e alle piccole e medie imprese.
Scaricabile QUI un riepilogo delle misure contenute nei decreti 18/2020 e 23/2020.
Prorogate con DPCM del 10/04/2020 fino al 3 maggio le misure restrittive sin qui adottate per il contenimento dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.
Il nuovo DPCM prevede l’apertura, da martedì 14 aprile delle seguenti attività commerciali al dettaglio:
– cartolerie
– librerie
– abbigliamento e prodotti per bambini e neonati
Inoltre all’allegato 5 del presente DPCM vengono indicate le misure da adottare negli esercizi commerciali aperti al pubblico.
Qui il testo del DPCM
Firmato il Decreto Presidente della Giunta Regionale n. 41, che integra il Dpgr n. 39/2020 e prevede:
la chiusura al pubblico di tutti gli esercizi commerciali dalle ore 13 di domenica 12 aprile sino alla mezzanotte di lunedì 13 aprile;
nel rispetto dei propri orari d’apertura, restano escluse dal presente divieto le farmacie, le parafarmacie e tutti gli esercizi dedicati alla vendita esclusiva di prodotti sanitari;
restano ammesse le consegne a domicilio per tutti i settori merceologici purché nel rispetto dell’osservanza delle norme igienico-sanitarie, della disciplina del settore del commercio e della normativa fiscale.
Leggi il testo